Indice
1. Introduzione
2. Fondamenti dello Squat
3. Effetti sulla Postura
4. Conclusione
1. INTRODUZIONE
Come già spiegato più volte sulla mia pagina Instagram, lo Squat è un esercizio davvero interessante sotto il profilo posturale. Questo è vero sia durante la fase di anamnesi che in quella rieducativa. In questo articolo non verrà nuovamente spiegata la prima parte, quindi ci soffermeremo solamente sulla restante analisi.
2. FONDAMENTI DELLO SQUAT
In cosa consiste lo Squat? Lo Squat è un movimento di flessione delle gambe eseguito garantendo il mantenimento di una neutralità della schiena. Questo esercizio può essere svolto a corpo libero o con l’utilizzo di sovraccarichi. Ciascuna variante può essere utilizzata sia in chiave di miglioramento coordinativo che muscolare. Ovviamente nelle prime fasi di allenamento il focus sarà da mantenere quasi sempre su una visione globale del soggetto preso in esame.
E’ praticamente impossibile garantire una corretta impostazione tecnica senza un intervento a tu per tu, ma cercherò di seguito di illustrarti i principali elementi da monitorare. Se sei mai stato seguito da qualche Personal Trainer ti saranno stati dati sicuramente questi tre consigli:
– Peso sul tallone
– Ginocchia in fuori
– Schiena dritta
Tutte e tre le indicazioni sono non solo sbagliate, ma spesso anche potenzialmente dannose. Vediamo il perché.
POSIZIONE DEI PIEDI
La posizione dei piedi e la gestione della distribuzione del peso su di essi sarà sicuramente l’elemento gerarchicamente più importante su cui prestare attenzione. Esiste un unico punto in cui poter svolgere correttamente questo esercizio? No. Chi è pratico nel settore sa che ci sono alcune posizioni in cui non sarà mai suggeribile stare, mentre altre in cui potrebbe avere senso disporre i piedi durante l’utilizzo di attrezzature come scarpe col tacco oppure lo spostamento di carichi molto elevati.
Ci tengo a fare un brevissimo inciso. E’ SBAGLIATO fondare questa scelta solamente su fattori Antropometrici (Lunghezza delle leve). Troverai sicuramente molti articoli che spiegano posizionamento dei piedi e del bilanciere in base a lunghezza della tibia, del femore e del busto.
Sono completamente sbagliati? Ovviamente no, ma nella maggioranza dei casi quella soluzione sarà da ricercare nel tempo e non come prima scelta data la necessità di riequilibrare prima alcune altre criticità come mobilità di caviglia o squilibri muscolari.
Per semplificare di molto la questione suggerisco di partire da una posizione in cui sarà possibile mantenere il peso equamente distribuito su tutta la pianta del piede, sentire uno scorrimento comodo del gamba (femore) rispetto al bacino e non percepire eccessive tensioni sulla bassa schiena.
Confrontandosi, quindi , con le indicazioni sopra citate, il peso non andrà localizzato solamente nella porzione posteriore del piede per evitare il crearsi di eccessive rigidità e le ginocchia non andranno forzate in nessuna direzione perché seguiranno il fisiologico scorrimento dettato dalla posizione del piede sottostante.
POSIZIONE DEL BUSTO
Strettamente correlato alla posizione dei piedi avremo, quindi, quella del busto. Quando si parla di “neutralità” del busto si intende evitare un eccessivo inarcamento o una eccessiva chiusura della colonna vertebrale rispetto alla sua posizione nella stazione eretta.
L’utilizzo del bilanciere richiede alcuni requisiti posturali e coordinativi come condizioni minime da garantire per poter svolgere un movimento corretto e sicuro:
– Mobilità di caviglia
– Lunghezza ottimale dei muscoli della catena posteriore
– Gestione del bacino e della fascia addominale
3. EFFETTI SULLA POSTURA
E’ risaputo da tutti, ormai, che lo Squat è uno dei migliori esercizi sia per lo sviluppo della Performance che per i miglioramenti che garantisce in termini muscolari sui distretti di Gambe, Glutei e Schiena. Non molto conosciuti, invece, sono gli effetti sulla postura dettati dal corretto svolgimento di questa alzata.
– Sblocco delle caviglie
– Buon attivazione della Catena Posteriore (Femorali e Gluteo)
– Rilascio di alcune tensioni sulla fascia addominale
Perché questi accadimenti sono poco studiati, quindi? Perché l’allenamento è una lama a doppio taglio. Quando eseguito nella corretta maniera garantisce enormi potenziali benefici, ma quando svolto in maniera inopportuna forzerà nel corpo alcune rigidità strutturali volte a proteggere l’integrità delle articolazioni.
4. CONCLUSIONE
Lo Squat è un esercizio davvero molto interessante e utile, ma necessita di una profonda cura nello studio dei dettagli e della personalizzazione del movimento. Qualunque scelta farete in termini di programmazione e impostazione tecnica, fatela dando un occhio di riguardo alla postura.
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